Appena acceso il motore si capisce immediatamente che il boxer della R (12) nineT non è cambiato in tutti questi anni e, con il suo scuotimento laterale all’avvio, emana ancora un grande fascino. Le caratteristiche del bicilindrico sono sostanzialmente le stesse che in passato, pieno, corposo, muscoloso, con Nm da vendere. Nonostante ciò la R 12 nineT risulta facile da guidare: l'acceleratore può essere spalancato già a partire da circa 1.800 giri/min, con la moto che accelera senza sussulti. Il tutto accompagnato dal tipico suono del boxer, che ora sembra anche più pieno, più gutturale. Un’altra novità è il cambio quickshifter (fa parte del pacchetto comfort, 1.050 euro, insieme a manopole riscaldabili, cruise control e hill hold control): i cambi marcia sono breve e decisi ma, come su altri modelli BMW, richiedono un po’ più di sforzo sulla leva rispetto ad altri. Durante i classici cambi di marcia con la frizione, invece, i rapporti si innestano con il forte e caratteristico "clunk" e la leva richiede un bello sforzo per essere azionata, il che può rendere impegnativo muoversi nel traffico con numerosi stop & go. In realtà, però, spesso abbiamo evitato di cambiare grazie a un motore davvero elastico: in sesta è possibile viaggiare a velocità cittadine senza strappi. Il boxer tedesco è semplicemente impeccabile. Quello per cui stupisce è l’elasticità e la disponibilità di coppia a qualunque regime. Ed è lo stesso motore che spinge fino a 9.000 giri/min. indicati con coinvolgente cattiveria.
Ma l’innovazione che più ci ha colpito durante la guida è la nuova ergonomia. Il serbatoio è ora più corto, contiene 16 litri, 2 litri in meno, è più stretto nella parte posteriore, quella rivolta verso il pilota. Ciò significa che ci si siede più vicino al manubrio, il che raddrizza la parte superiore del corpo e allevia in parte la pressione sui polsi. All’opposto aumenta l’angolo di piega delle gambe, ma rimane comunque più che accettabile per il genere di moto. La nuova posizione di guida si armonizza molto bene con il baricentro basso della R 12 nineT. La moto danza facilmente e con disinvoltura da una curva all'altra. Va guidata con il corpo e utilizzando l'ampio manubrio, il che rende la rende molto divertente anche sulle strade più tortuose. Offre una gran precisione nel mantenere le traiettorie, anche quando si porta molta velocità in curva. In generale trasmette sempre una rassicurante sensazione di solidità. È il tipo di moto con il quale ti senti di poter fare un curvone in sesta piena, correndo come su un binario. Richiede, però, di essere condotta in modo fisico, inclinando il busto all’interno della curva e saltando dal lato opposto con tutto il corpo quando bisogna cambiar direzione. Uno stile di guida un po’ old style, che si rifà appieno con lo stile della moto.
L’impianto frenante è stato rivisto e rafforzato. Invece di dischi da 320 mm e pinze fisse, ora ci sono due dischi freno flottanti da 310 mm con pinza radiale monoblocco a 4 pistoncini e, al posteriore, il disco freno da 265 mm ha una pinza flottante a 2 pistoncini anziché fissa. Per una naked così, rétro, la frenata della R 12 nineT è sorprendentemente potente. È necessaria solo una forza minima sulla leva, basta la pressione di un dito, per decelerare in modo deciso e preciso. L’attacco non è aggressivo, e ciò consente tanta modulabilità. Anche quando si frena in modo deciso la ciclistica si dimostra stabile.