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di Fabio Meloni
12 February 2024

Nuova Ducati Hypermotard 698 Mono RVE: come va, pregi e difetti

Abbiamo provato la Ducati Hypermotard 698 Mono RVE, spinta dal nuovo motore Superquadro Mono, un monocilindrico di 659 cc. Ecco le nostre impressioni di guida, con i pregi e i difetti, dopo averla provata in pista a Valencia

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Ducati presenta la nuova Hypermotard 698 Mono, la moto che segna il debutto per la Casa di Borgo Panigale nella categoria delle Supermotard monocilindriche.

A spingere la moto il nuovo motore Superquadro Mono, un propulsore che, come suggerisce il nome, è monocilindrico di 659 cc. Disegnato partendo dal motore da 1.285 cc che veniva utilizzato sulla Panigale 1299, questo “mono” ne riprende il pistone, la conformazione della camera di combustione, le valvole di aspirazione in titanio da 46,8 mm di diametro, quelle di scarico in acciaio da 38,2 mm e il sistema di controllo desmodromico.

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Ducati Hypermotard 698 Mono RVE 2024

La cilindrata è ottenuta con un alesaggio di ben 116 mm e una corsa di soli 62,4 mm. Il risultato è un rapporto alesaggio/corsa davvero elevato, da qui il nome Superquadro Mono. Il rapporto di compressione è di 13,1:1. La potenza è di 77,5 CV a 9.750 giri, allungo fino a 10.250. La coppia è di 63 Nm a 8.000 giri.

Basato su piattaforma inerziale Bosch a sei assi, il pacchetto dell’Hypermotard 698 Mono è completissimo e comprende offre ABS Cornering (con due diversi livelli di funzionalità per lo slide-by-brake pensati specificamente per l’impiego supermotard racing), il Ducati Wheelie Control (DWC) con funzionalità Wheelie Assist, specifica per l’uso in circuito, Engine Brake Control (EBC), Ducati Traction Control (DTC), Ducati Power Launch (DPL) e Ducati Quick Shift (DQS) Up/Down, di serie sulla versione RVE.

L’Hypermotard 698 Mono ha quattro riding mode (Sport, Road, Urban e Wet) ai quali sono assegnati di default i livelli di Engine Mode (disponibile su 3 livelli), DTC, EBC e ABS, modificabili dal pilota. Il tutto è gestito dalla strumentazione LCD da 3,8” con caratteri bianchi su sfondo nero.

Per tutte le caratteristiche tecniche dettagliate vi rimandiamo però al nostro articolo di presentazione, ora è arrivato il momento di salire in sella e provarla!

Nella pagina seguente trovate le nostre impressioni di guida, con i pregi e i difetti della Hypermotard 698 Mono RVE.

Qualche chilometro a ovest di Valencia. Un "destra" da seconda marcia immette sul rettilineo più lungo del Kartodromo Internacional Lucas Guerrero. È il giro d'ingresso, diamo tutto gas. Il primo monocilindrico stradale della storia Ducati reagisce all'istante sfoderando una bella schiena. La spinta cresce in modo fluido dando forma a un'accelerazione grintosa. Il regime cresce, cresce... cresce. Con lui il vigore. L'intervento del limitatore pone fine a una progressione che poco ha a che fare con quanto proposto fino ad oggi dal mondo dei "mono" di grossa cilindrata. Avessimo sperimentato una tale manifestazione senza sapere nulla della moto sulla quale ci troviamo, probabilmente avremmo ipotizzato di aver "spremuto" un bicilindrico bello pimpante.

Allungo e capacità di raggiungere un regime particolarmente elevato sono solo due delle caratteristiche che descrivono questa nuova unità, che ha in realtà parecchie frecce al suo arco. Noi abbiamo guidato solo in circuito dove si utilizzano regimi medi e alti, per questo motivo non ci pronunceremo su regolarità di erogazione e spinta dalle parti del minimo. Parliamo d'altro, per esempio del fatto che tra i cordoli - quindi, per proprietà transitiva, a passo spedito su strada - ha un'erogazione lineare in modo notevole e una schiena tutto sommato generosa. Non solo: la potenza massima sorprende, la risposta al gas è precisa, la dose di vibrazioni che trasmette del tutto ragionevole.

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Ma la nuova Hyper è una moto ben riuscita anche al di là del motore. Ha una posizione di guida bella, azzeccata, che si presta con ammirevole elasticità alla guida con ginocchio o gamba fuori. I volumi sono quelli super snelli tipici delle monocilindriche specialistiche. Ha un pacchetto di sistemi elettronici ricco e ben funzionante. I vari "aiuti" sono ampiamente regolabili e, persino, escludibili accontentando tutti, da chi non vuole interferenze a chi gradisce sentirsi al sicuro. Con tutte le opzioni intermedie.

Soprattutto, si guida bene. Ha freni potenti e ben modulabili, sospensioni che offrono un ampio range di regolazione a vantaggio di comfort e trasferimenti di carico o di precisione e resa sportiva. È in generale molto veloce nei movimenti eppure raramente nervosa - capita solo quando chi è in sella sbaglia qualcosa. Si ferma in un attimo, si infila in curva velocissima, piega in un amen e "gira" super stretta. Dove spicca è nel feeling con l'avantreno. Vero è che le gomme slick Pirelli che abbiamo usato hanno grip da vendere; resta il fatto che, guidandola, si abbia sempre l'entusiasmante impressione di poter "spingere" sul davanti ancora un po'. Persino quando il ritmo è da coltello fra i denti, l'idea che la nuova Hyper trasmette è di avere margine: per staccare quel metro più in là, mollare il freno un attimo prima e azzardare in piega quel tanto di velocità in più.

La nuova Hypermotard 698 Mono sarà disponibile nelle concessionarie della rete Ducati a partire da gennaio nella colorazione Ducati Red con telaio verniciato a polvere, oppure nella versione RVE con grafica più aggressiva, telaio nero e quickshifter DQS di serie.

Per i possessori di patente A2, Ducati offre la versione con potenza limitata a 49 kW. In questa versione il Superquadro Mono eroga 43,5 CV a 6.250 giri e 5 kgm a 5.750 giri.

La moto sarà in vendita ad un prezzo di 13.140 euro c.i.m.: la versione "depotenziata" A2 costa 1.000 euro in meno.

Vi ricordiamo che i prezzi presenti in questo articolo sono da considerarsi con la formula "chiavi in mano", comprensiva di "messa in strada", che Motociclismo quantifica in 250 euro.

"Standard"

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Ducati Hypermotard 698 Mono 2024

RVE

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Ducati Hypermotard 698 Mono RVE 2024

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