Ritorna un mito: lanciata nel 1999, la Hayabusa arriva ora alla sua terza generazione. Sulla nuova GSX1300R il design è rivisto per migliorare l’efficienza aerodinamica e l’estrazione del calore dalle carene, e le forme morbide del vecchio modello lasciano il posto a linee tese e più moderne, ma lo stile è immediatamente riconoscibile. Sul nuovo modello fanno il loro debutto le alette aerodinamiche, parzialmente nascoste e integrate nella carenatura laterale a doppio strato. Questa soluzione, oltre ad essere studiata per una miglior dispersione del calore, aiuta anche a stabilizzare la moto alle alte velocità. L’impianto fari è di tipo full-LED.
Grosse novità interessano motore ed elettronica. Il quattro cilindri in linea, raffreddato a liquido e con distribuzione a doppio albero a camme in testa, ora omologato Euro 5, mantiene misure vitali e cilindrata della generazione precedente (1.340 cc, con alesaggio e corsa di 81x65 mm), ma cambiano le prestazioni: calano lievemente i valori di potenza (da 197 CV a 9.500 giri/min si passa a 190 CV a 9.700 giri/min) e coppia massima (150 Nm a 7.000 giri/min anziché 155 Nm a 7.200 giri/min), ma c’è più schiena ai medi regimi: ora la Hayabusa ora è più rapida in accelerazione con 3,2” nello 0-100 km/h (prima erano 3,4). Mantenuta a 299 km/h la velocità massima. Sono completamente ridisegnati pistoni, bielle, albero motore, cambio (che lavora su cuscinetti a rulli maggiorati), frizione, camme e valvole (con alzate e timing migliorati); l’impianto di aspirazione (con air box maggiorato da 10,3 a 11,5 litri) e scarico sono riprogettati, insieme alla camera di scoppio, e il sistema di lubrificazione è più efficiente del 54%. Tutto è studiato per accrescere l’affidabilità e la durata dei singoli componenti.
Rivista anche la ciclistica: il telaio si conferma a doppio trave in alluminio, e ad esso è abbinato un forcellone realizzato nello stesso materiale; entrambi sono stati rivisti e alleggeriti. Le sospensioni (forcella a steli rovesciati da 43 mm e monoammortizzatore completamente regolabili, entrambi Kayaba), sono riviste nel setting per garantire maggiore stabilità, senza rinunciare alla maneggevolezza. Nuovi anche i cerchi, a 7 razze; gli pneumatici di primo equipaggiamento sono i Bridgestone Battlax Hypersport S22. L’impianto frenate (con pinze Brembo Stylema a 4 pistoncini e dischi da 320 mm all’anteriore, Nissin al posteriore) è coadiuvato da un sistema ABS di tipo cornering. Inoltre, la potenza frenante è combinata: agendo sulla leva a manubrio, la pressione è ripartita su entrambi gli assi. Per una posizione di guida più confortevole che in passato, il manubrio si trova ora 12 mm più vicino al busto del pilota.
L’ago della bilancia si ferma a 264 kg di peso in ordine di marcia, equamente distribuiti al 50% all’anteriore e 50% al posteriore.