Statistiche web

Moto Guzzi Stelvio, la video prova in anteprima mondiale

Abbiamo provato in anteprima mondiale la Moto Guzzi Stelvio 2024, la maxienduro stradale spinta dal bicilindrico a V di 90° raffreddato a liquido di 1.042 cc e capace di 115 CV. Ricco il pacchetto elettronico, con 5 riding mode preimpostati ma personalizzabili dal pilota. Ecco il video della nostra prova con le caratteristiche, le nostre impressioni di guida, i pregi e i difetti della nuova Moto Guzzi Stelvio 2024. Il test completo con interviste e approfondimenti su Motociclismo di novembre!

Abbiamo provato in anteprima mondiale la nuovissima Moto Guzzi Stelvio 2024. Dal vivo la Stelvio mostra una bellissima immagine: nuova grazie al corpo del serbatoio e al cupolino muscoloso e proteso in avanti, alla coda snella ma non eccessivamente scavata, e alle raffinate finiture. In sede di acquisto si può infatti ordinare l’allestimento con tecnologia ARAS, dotato di radar anteriore e posteriore (prossimamente verranno resi al pubblico i dettagli delle funzionalità).

Tra gli accessori dedicati non potevano mancare le valigie laterali, con l’aggancio come quello della Mandello, sistema brevettato che le blocca semplicemente chiudendo la sella del passeggero, e due bauletti, da 36 e da 52 litri. Ci sono le selle riscaldabili di diversa ergonomia e altezza, le manopole riscaldabili, le barre paramotore sulle quali si possono agganciare i faretti ausiliari LED, il sistema di rilevamento della pressione degli pneumatici, l’applicazione Moto Guzzi MIA che consente di collegare il cellulare con il cruscotto TFT, il cambio elettronico up&down, e l’antifurto.

Quindi ritroviamo il V2 di 90° raffreddato a liquido di 1.042 cc, con distribuzione bialbero a 4 valvole comandate da bilancieri a dito. Controllato in ride by wire offre 5 riding mode di serie: Pioggia, Turismo, Strada, Sport e Offroad (questo in più rispetto alla Mandello). Sono impostati lavorando sui parametri di 4 funzioni: curva di erogazione (3 livelli); controllo di trazione (4 livelli, disinseribile); freno motore (3 livelli); ABS (1 o 2, con posteriore libero). Non c’è il mode custom ma è possibile impostare i parametri che si desiderano per ogni mode modificando a piacere le varie funzioni, ad eccetto del freno motore (in caso di dubbi c’è sempre la funzione Ripristina originale).

1/14

All'interno del telaio il nuovo motore, ben più compatto del vecchio 1.200, ha permesso di disegnare una ciclistica completamente rivista dal punto di vista concettuale, e qui si riconosce lo zampino dei tecnici di Noale, che hanno potuto sfruttare appieno i più avanzati concetti della dinamica, tenendo ovviamente conto della destinazione della Stelvio.

Il telaio non è quello della Mandello, poiché è progettato per una destinazione d’uso ben diversa, non per la guida sport-touring stradale ma per il turismo in stile adventure (senza perdere di vista il divertimento sul misto). L’interasse è di 1.520 mm e il peso in ordine di marcia di 246 kg (233 kg per la Mandello). La frenata è affidata allo stesso impianto della Mandello, con due dischi all’anteriore da 320 mm morsi da pinze Brembo a 4 pistoncini ad attacco radiale, affiancati dal buon disco posteriore da 280 mm con pinza flottante a doppio pistoncino. L'ABS è Continental cornering con due livelli: 2, classico stradale, massimo intervento; 1, per il fuoristrada, che agisce solo sull’anteriore ma senza funzione cornering. Nel mode Offroad è possibile disinserirlo anche davanti.

1/8
© RIPRODUZIONE RISERVATA